Lo spirito romano è quello che si respira solo a Roma, la città sacra per eccellenza, centro del Cristianesimo, patria eterna di ogni cattolico, che può ripetere «civis romanus sum» (Cicerone, In Verrem, II, V, 162), rivendicando una cittadinanza spirituale che ha come confini geografici quelli non di una città, ma di un Impero: non l’Impero dei Cesari, ma quello della Chiesa cattolica, apostolica e romana.
Nella seconda settimana dopo Pasqua contempliamo Gesù che, dopo essere apparso agli Apostoli, rimane ancora visibilmente con loro, prima di ascendere al Cielo, non solo per confortarli e incoraggiarli ad affrontare le prove future, ma per spiegare loro quell’insegnamento di cui essi non avevano ancora compreso il significato profondo.
La mia posizione in difesa della liceità morale dei vaccini anti-Covid attualmente disponibili ha suscitato il consenso di alcuni cardinali, teologi e sacerdoti, che qui ringrazio, ma anche il prevedibile dissenso di molti “anti-vaccinisti”. Rimandando al mio studio Sulla liceità morale della vaccinazione, per una più ampia trattazione della questione, mi limito qui a porre alcune domande a coloro che sostengono le tesi anti-vax.
Un tema molto dibattuto negli ultimi mesi è quello della liceità morale dei vaccini anti-Covid. C’è chi ritiene che essi siano la conclusione di un processo, che inizia con l’uccisione dei nascituri e prosegue con l’utilizzazione e la commercializzazione di medicinali e vaccini provenienti da queste cellule. Queste fasi costituirebbero una catena di crimini, che non si possono separare l’uno dall’altro e con cui non si può collaborare. Il crimine di aborto è così mostruoso, che qualsiasi tipo di concatenazione con questo crimine, anche se…
Vorrei proporre alcune riflessioni sulla Resurrezione del Signore, tratte dalle meditazioni del venerabile padre Luis de la Puente (1554-1624), conosciuto in italiano come Ludovico da Ponte. Queste riflessioni riguardano non la Resurrezione in sé stessa, ma la sua manifestazione al mondo, affinché gli uomini ne traessero il maggior frutto. Cristo, dice il padre Da Ponte, manifestò in tre modi la sua Resurrezione.
«Ecce ascendimus Jierosolymam»; “ecco, saliamo a Gerusalemme!”. Sono queste le parole che Gesù rivolge agli Apostoli, quando, al termine del ritiro passato con essi dopo la resurrezione di Lazzaro, lascia la città di Efrem per incamminarsi verso Gerusalemme.
Viviamo un’epoca di confusione e, ciò che è più drammatico, la confusione regna anche tra i cattolici più fedeli, che si richiamano alla Tradizione della Chiesa.