(By Roberto de Mattei Translation via Rorate’s Italian contributor Francesca Romana:) “I’m all for freedom of speech…….as long as they keep their mouths shut!” In the countries where “pseudo homosexual marriage” has been enforced, it was generally preceded by two laws which accompany it: the recognition of the rights of gay couples and the introduction of the crime of “homophobia.”
(di Roberto de Mattei su Corrispondenza Romana) Nei paesi dove è stato imposto, lo pseudo-matrimonio omosessuale è generalmente preceduto da due leggi che lo accompagnano: il riconoscimento dei diritti delle coppie gay e l’introduzione del reato di “omofobia”. Non manca, anche tra i cattolici, chi si illude che, concedendo queste leggi, sia possibile placare le rivendicazioni estreme ed evitare che si giunga al “male maggiore” del cosiddetto “matrimonio gay”. In realtà, quando si è concesso il male minore si è già concesso tutto, anche…
(di Roberto de Mattei su Corrispondenza Romana) Si fa strada, anche nel mondo cattolico, una pericolosa convinzione: quella secondo cui il riconoscimento giuridico delle convivenze omosessuali sarebbe l’unico rimedio per evitare il “matrimonio gay” che avanza. «No alle nozze gay, sì al riconoscimento dei diritti per le coppie di fatto e omosessuali», è la parola d’ordine di chi vorrebbe organizzare una linea di resistenza fondata sul fallimentare principio del “cedere per non perdere”.