Nel suo intervento alla Fondazione Lepanto, il 5 dicembre 2016, il cardinale Raymond Leo Burke ha detto: «Il peso sulle spalle di un cardinale è molto grande. Siamo il Senato del Papa e i suoi primi consiglieri e dobbiamo soprattutto servire il Papa, dicendogli la verità. Porre delle domande, come abbiamo fatto al Papa, è nella tradizione della Chiesa, proprio per evitare divisioni e confusione. Lo abbiamo fatto con sommo rispetto per l’Ufficio Petrino, senza mancare di reverenza alla persona del Papa.
Ci fu un’epoca in cui tutta l’Europa cristiana si trovò scomunicata, senza che nessuno fosse eretico. Tutto cominciò il 27 marzo 1378 quando, quattordici mesi dopo il suo ritorno a Roma da Avignone, venne a morire il Papa Gregorio XI. Al conclave, che per la prima volta dopo 75 anni si svolse in Vaticano, parteciparono sedici cardinali dei ventitré allora presenti nella Cristianità. Di questi la grande maggioranza erano francesi. Era una conseguenza del lungo periodo avignonese.
(di Roberto de Mattei su CorrispondenzaRomana.it) Sandro Magister ha documentato il vulnus inferto al matrimonio cristiano dai due Motu proprio di Papa Francesco con un approfondito articolo che si aggiunge alle osservazioni di Antonio Socci su “Libero” , di Paolo Pasqualucci su “Chiesa e postconcilio” e al mio intervento su “Corrispondenza Romana.
(di Roberto de Mattei su Corrispondenza Romana.it) Tra le verità più belle e misteriose della nostra fede c’è il dogma della visione beatifica delle anime in cielo. La visione beatifica consiste nella contemplazione immediata e intuitiva di Dio riservata alle anime passate all’altra vita nello stato di Grazia e completamente purificate da ogni imperfezione. Questa verità di fede, enunciata nella Sacra Scrittura e confermata nei secoli dalla Tradizione, è un dogma irreformabile della Chiesa cattolica.
(di Roberto de Mattei su Il Foglio del 03-01-2015) Forse gli storici di domani ricorderanno che nel 2014 in piazza san Pietro si ballava il tango, mentre i cristiani venivano massacrati in Oriente e la Chiesa era sull’orlo di uno scisma. Questa atmosfera di leggerezza e di incoscienza non è nuova nella storia. A Cartagine, ricorda Salviano di Marsiglia, si ballava e si banchettava alla vigilia dell’invasione dei Vandali e a San Pietroburgo, secondo la testimonianza del giornalista americano John Reed, mentre i bolscevichi conquistavano…
(di Roberto de Mattei su Il Foglio del 01-10-2014) Il prossimo Sinodo dei Vescovi è preceduto da un frastuono mediatico che gli attribuisce un significato storico superiore alla sua portata ecclesiologica di mera assemblea consultiva della Chiesa. Qualcuno si lamenta per la guerra teologica che il Sinodo annuncia, ma la storia di tutte le adunanze episcopali della Chiesa (tale è il significato etimologico del termine sinodo e del suo sinonimo concilio) è fatta di conflitti teologici e di aspri dibattiti sugli errori e sulle scissioni…
(di Roberto de Mattei su Il Foglio del 26-11-2013) Le reazioni su questo giornale di mons. Luigi Negri, di don Francesco Ventorino e del prof. Massimo Borghesi, al mio articolo sulla “liquefazione della Chiesa” (“Il Foglio”, 12 novembre 2013) mi impongono di tornare su una questione di fondo del dibattito cattolico contemporaneo: quella riguardante la definizione della fede, indubbio fondamento della vita cristiana.